venerdì 14 dicembre 2012

Bianca neve

Caro Diario,
 oggi nevica.
 E scopro che, se dormo con la testa appoggiata su un orecchio, sento tutti i rumori più profondi. Come i tonfi di qualcuno che s'avvicina alla casa: è in cortile, chiude il cancello (ne sento le vibrazioni), sbatte i piedi per terra. Alzo la testa completamente sveglia e allerta, ma non sento nulla: la mia solita immaginazione da noir.
 Mi riappoggio e sento altri tonfi. Sarà la neve che cade dal tetto, magari sulla ringhiera del balcone... Ma la neve non apre la porta! Non accende la luce! Non sale le scale! Gasp.
 E' il marito, che rientra molto prima: oggi non si lavora, perché nevica! Posso riaddormentarmi.
 Mi risveglio dopo un'ora, qualcuno sta spalando la neve dalla strada qui sotto. E un'ora più tardi, le bambine dei vicini si preparano per andare a scuola e ridono e scherzano felici nella neve.
 Infine suona la sveglia e aprendo le finestre scopro che fuori è tutto meravigliosamente bianco e freddissimo.
 Adoro la neve, mi sento immediatamente catapultata all'interno di una fiaba nordica o di un libro fantasy. Mi piace osservare i fiocchi che vorticano leggeri verso il suolo, da un cielo bianco in un mondo bianco. E' stupendo rimanere in casa, perché tutto là fuori si ferma.
 La guardo e quel che provo è un senso di leggerezza. La mia mente è bianca come la neve.


(-345; determinazione: sospesa; umore: bianco; obiettivo: non pervenuto; risultato: idem)

4 commenti:

  1. Ti tiro un'immaginaria palla di neve!
    Baci

    Serena

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  2. poesia pura il tuo post. mi fa riconciliare con la magia della neve, che oggi ho visto con occhi decisamente diversi e poco romantici!

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    Risposte
    1. Capita talmente di rado, che bisogna coglierne subito gli aspetti positivi - così si annullano quelli negativi ;-)

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