giovedì 10 gennaio 2013

Chez moi # 6: anacardi e ricordi

Caro Diario,
 ho un altro ricordo per te.
 Immagina una ragazza minuta, con un borsone in mano e una borsetta a tracolla. Ogni tanto si sposta dagli occhi un riccio indisciplinato, e nel farlo sorride, perché sta pensando a qualcosa di lontano. Scende dal metrò alla sua fermata, con passo deciso si avvia verso le scale mobili; si lascia superare, tanto non ha fretta. Voltato l'angolo, c'è una breve rampa di scale e fuori, all'aperto, il pizzicorino dell'aria serale. Non è ancora buio, ma già i fari delle macchine, i lampioni lungo la via e l'insegna del teatro risplendono della loro luce. Che pace, che gioia, che felicità!
 Questa ragazza minuta è felice, felice come non mai. Lo si capisce dal suo passo elastico, dalla leggerezza dei suoi movimenti, dal sorriso che non abbandona mai le labbra, se non per trasformarsi in una breve risata intima.
 Guarda il cielo, oltre i giardini pensili della città, e intravede il blu prevaricante. Ormai è sera, non è ancora tardi - è quel momento in cui ti stai preparando per uscire e pregusti il divertimento, ma sei ancora a casa. La poca gente che cammina sui marciapiedi è serena, il traffico quasi assente. I rumori della città a quest'ora sono dolci.
 Ora attraversa la strada, supera la farmacia d'angolo, il negozio di scarpe dove di giorno si ferma a sognare e infine spinge la porta di un ristorantino d'asporto cinese. Sorride alla proprietaria e ordina la sua cena: involtini primavera, ravioli fritti, ravioli al vapore e - questa sera - pollo agli anacardi. Riconosce il ragazzo con lo zaino scuro, il signore con barba e baffi vestito elegantemente e immagina la storia della signora nervosa che pare borbottare tra sé. Paga, saluta e se ne va:  col suo sacchettino azzurrognolo in una mano, il borsone nell'altra, la borsetta a tracolla e il sorriso sulle labbra.
 Riesci a vederla? Sta tornando a casa, nella quiete di casa sua, felice come non mai.

 M'è venuta voglia di pollo con gli anacardi. Che sia questa, la ricetta della felicità?
 Ci provo:
  1. friggo gli anacardi in olio bollente, poi li lascio a raffreddare sulla carta assorbente in un piattino;
  2. soffriggo lo scalogno a pezzetti grossi e l'aglio a lamelle e, quando sono dorati, aggiungo il pollo a bocconcini e lascio cuocere (10');
  3. intanto stempero la maizena nell'acqua fredda (grazie, Lucia!), che verso sul pollo ben cotto, mescolando finché non si forma una bella cremina;
  4. assaggio e aggiusto di sale e pepe;
  5. infine aggiungo gli anacardi fritti, mescolo ancora un po' e servo al volo!


Mmm...

(-317; determinazione: alta; umore: nostalgico; obiettivo: cucinare; risultato: ottenuto)

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