il mio fine settimana sarà lungo un giorno in più.
Stamane mi sveglio convinta che sia domenica (e ieri sera mi addormento convinta che sia sabato): scoprire di avere ventiquattro ore in più di scanzonata vita familiare è un vero regalo.
Con ritmi laschi, ci mettiamo subito al lavoro: c'è un (mini) ripostiglio che aspetta d'esser riorganizzato.
Si tratta del vano sottoscala, ubicato in un angolo del bagno verde. Fino a un paio di giorni fa drappeggiato con una tenda tristissima - e odiatissima dal marito. Ora, invece, sfoggia un paio di ante di legno nuove di zecca, che mi commuovono al sol pensiero. Perché questo è uno degli spazi più desiderati che mai, ma anche tra i più tribolati.
In origine è riempito dalla lavatrice. Poi la lavatrice emigra al piano di sopra, nella sua lavanderia fucsia Quindi ospita svogliatamente una raccolta di detersivi, spugnette, secchi, due o tre elettrodomestici e la bilancia del Baldo. Ora è pronto per trasformarsi in un (mini) ripostiglio super organizzato.
Prima, però, bisogna:
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Sembra poco, ma quella rifinitura bianca lucida ha cambiato tutto l'aspetto del (mini) ripostiglio. La carta adesiva la mette il marito: dopo soli cinque minuti risolve la questione in totale scioltezza.
Io mi astengo: l'ultima volta che provo a ricoprire qualcosa (un cassetto), rischio di trasformare me stessa in una mummia appiccicosa e il cassetto in un ammasso di segatura. Grrrr
(-310; determinazione: media; umore: medio; obiettivo: riorganizzare il (mini) ripostiglio; risultato: in fieri)
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