lunedì 27 luglio 2015

La voglia di mare m'assale

Caro Diario,
  i sogni a occhi aperti si avverano?
  È metà mattina, la mia pressione continua a gironzolare dalle parti dei polpacci, ho sete. Bevo molta acqua questa settimana, per il timore di una disidratazione e di un nuovo colpo di calore. Ma nella pausa ristoro di metà mattina ci sta bene un succo di frutta con tre cubetti di ghiaccio.
  Lo sorseggio all'ombra del patio, con calma lenta e riflessiva. La pelle assorbe la frescura dell'aria e ne indovina la provenienza. Poi, sfidando la sorte, mi siedo sul prato in pieno sole, e improvvisa mi assale una voglia potente e prepotente. È la voglia di mare.

  Alzarmi la mattina, aprire le persiane e godere la vista delle sue onde. Far colazione con lui, scendere in paese, fare il pieno di profumi marini (i tendoni abbrustoliti dei negozi, il pane caldo e fragrante, il pesce  sdraiato in pescheria, i vicoli segnati dai cani, l'aria salata, la sabbia bagnata), togliermi i sandali e immergere i piedi nell'acqua e camminare. Finché mi vien fame ed è ora di pranzo. Torno a casa, apparecchio in balcone, apro il libro: uno sgardo alla pagina e uno al mare. Poi un placido sonnellino, fino all'ora della merenda. Un poco di focaccia, la borsa al volo e fuori, di nuovo, a passeggiare e lanciare languidi sguardi alle vetrine. poi decidere dove cenare, cambiarmi d'abito e farmi bella per una serata piena di sapori, rumori, colori, risate e chiar di luna. Un ultimo sguardo alle onde del mare e poi chiudere gli occhi e aprire un sorriso.
  Buona notte, a domani.


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(-4; determinazione: sospirosa; umore: marino; sorriso del giorno: sogni a occhi aperti)

mercoledì 22 luglio 2015

Caldo, insonnia e perline

Caro Diario,
  fa caldo.
  E siccome fa caldo anche a scrivere, scriverò piano e poco.
  Tre giorni fa pressione bassa, senso di soffocamento, orecchie spente e malessere diffuso: colpo di calore. Impiego sedici ore per raffreddare la testa, sedici ore di docce fredde, borse del ghiaccio, ventilatore, litri d'acqua e gelato (euuiua).
Due notti passate sul divano, troppo corto e troppo stretto per dormire davvero. E se non dormo che fo? Il libro rimane in camera, così come il quaderno: mi rimane il telefono e Pinterest.
  Pinterest, salvezza e perdizione mia! 
  In poche parole, non so come e non so quando, rimango invischiata in immagini di bracciali, orecchini e collane di perline.
  Perline. Mio vecchio amore. Per-li-ne.
  Così, ecco: stamane - invece di cuocere davanti al computer - prendo in mano la vecchia scatola di latta e... ciao.

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(-9; determinazione: accaldata; umore: bollente; sorriso del giorno: perline!)

lunedì 20 luglio 2015

Mamma sei un fiore

Caro Diario,
  questa volta conosco la storia del disegno di Monila. 
  Conosco Monila, le sue bimbe, suo marito - mi manca solo Barone, il suo assistente dalmata, ma spero accada presto. 
  Abbiamo iniziato questa avventura (e altre!) non per caso, ma per il desiderio di "giocare" insieme.
  Monila è un'artista, con il suo tratto - di matita o di pennello - fa cantare la ceramica, la carta e i colori: far parte del suo mondo creativo mi inorgoglisce.
  Monila è un'amica sincera, simpatica e sempre disponibile. Ed è molto generosa.
  Monila è una mamma premurosa, affettuosa e giusta. Le sue bambine l'adorano e ammirano. Vederle assieme mentre disegnano è uno spettacolo che riempie il cuore d'amore.


  Dedico la poesia a Monila: dentro ci sono le risate, l'affetto, la stima, le chiacchiere quotidiane, i sorrisi, le confidenze, la vita di ogni giorno e il suo sorriso immenso.

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  Andiamo assieme da Monila: questa volta io conosco la storia del suo disegno, ma tu ancora no ;-)

  P.S. La rubrica Leonardo va in vacanza per un mese, ma a settembre ritorna!

(-11; determinazione: alta; umore: felice; sorriso del giorno: pittura e poesia!)

venerdì 17 luglio 2015

#33 - esperimento accaldato

Caro Diario,
  giuro che non è colpa mia.
  Soffro di pressione bassa, ipoglicemia, allergia al calore, stanchezza cronica e chi più ne ha più ne metta.
  Insomma, l'esperimento è sospeso causa gran caldo di luglio: ho scelto proprio il mese giusto. Ci sarà mica lo zampino di quel furbastro del mio incoscio?
  Fatto sta che con tutto questo calore umido, l'unica cosa che son riuscita a fare è stato: legare il fazzoletto alla penna, alzare il braccio e sventolare bandiera bianca. Poco, però, perché fa caldo...
  Quindi, non aspettarti grandi cose da me.

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  Pessimo. Son riuscita a star dietro all'esperimento solo per un giorno e mezzo: lunedì (fresco) e martedì mattina (fresco, ma obliterato da un viaggio in città). Da mercoledì ho sospeso tutte le attività, compreso pensare. Soprattutto pensare: i pensieri sudano, lo sapevi?
  In compenso ho raggiunto due obiettivi inaspettati: lettura di tre libri e immersione in un nuovo progetto lavorativo. Da fuori la mia vita può sembrare molto vuota, in realtà è molto affollata.

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  Vo dove mi porta il calore: punto.
  Il caldo mi opacizza e innervosisce. Inutile intestardirmi a voler per forza fare, se il mio cervello e il mio corpo patiscono. Aspetto il buon vento fresco, la pioggia leggera e fingo d'essere in vacanza.
  Prosit.

(-14; determinazione: fiacca; umore: afoso; sorriso del giorno: bandiera bianca!)

lunedì 13 luglio 2015

Moda, non hai alcun potere su di me. Eppure

Caro Diario, 
  si cresce, si cambia, si matura.
  Sempre che pensare ai vestiti rientri tra le caratteristiche dell'età matura...
  Poco attenta ai vestiti da sempre, ma con una spiccata predilizione per il classico e la comodità, sono un'ignorante totale di moda. Nel senso che ignoro la moda perché poco m'importa: la moda non ha nessun potere su di me!


  Eppure, all'improvviso spunta un germoglio d'interesse. Ma è un interesse legato a qualcosa di pratico: son pronta a eliminare dal mio guardaroba i vestiti da  ex-lavoro (roba da maschiacci) e da ex-sovrappeso (roba di tre taglie in più- yeee). Già che ci sono, m'è venuta voglia di circondarmi di quei capi di cui sono innamorata e che ricambiano con lo stesso affetto. 
  E così, a orari improponibili, mi puoi trovare a sbirciare nelle bacheche Pinterest di perfette sconosciute, segnarmi accostamenti di pantaloni/gonne/vestiti e maglie/magliette/maglioni conditi da accessori vari e variegati. 
  Insomma, non mi riconosco più!
  Sei curioso, mio caro Diario? Dai, vai a dare una sbirciatina alla mia bacheca Persona di Pinterest. Poi dimmi cosa ne pensi :-)

(-18; determinazione: gioiosa; umore: brillante; sorriso del giorno: si fa shopping!)

venerdì 10 luglio 2015

# 32 - della lentezza

Caro Diario,
  grande cosa è il tempo.
  Da piccola mi regalano solo oggetti a forma di tartaruga: mangio piano, penso piano, agisco piano. Segno distintivo: lentezza.
  Da fanciulla scopro che il mio segno zodiacale m'induce a grandi viaggi mentali - rimanendo ferma. Saltuariamente mi definiscono pigra. Qualcuno identifica in me l'essenza del bradipo. Se mi chiedi quale super eroe vorrei essere, ti rispondo Super Ghiro. 
  Da grande, non so bene quando accade, mi ritrovo a correre ovunque e sempre: definirmi trottola è un eufemismo. Corro: al lavoro, in casa, agli appuntamenti, addirittura anche mentre passeggio e mi rilasso. E non è da me.
  Eppure, qualcosa cambia.
  L'altro giorno sono in macchina. Incontro un'amica che non vedo da vent'anni, o giù di lì. Ci troviamo all'altro capo del lago. Le dico: «Vado lenta. Impiegherò un po' per arrivare.»
  Mezz'ora prima di partire mi preparo con calma, sorridendo beata all'idea di riabbracciarla.
  Mezz'ora prima del dovuto chiudo la porta di casa, saluto il Baldo, salgo in macchina e parto.
  Scelgo la strada più lunga e più bella, lungo la costa del lago.
 Parto presto (molto presto) perché voglio guidare con calma, gustarmi il paesaggio e prestare attenzione alla strada. 
  Non sono più abituata alla fretta: l'incidente e la paura di guidare mi insegnano (tra l'altro) il gusto di vivere con tranquillità, di prendermi tempo, di fare tutto quello che devo con serenità. 
  E se non ce n'é abbastanza (di tempo), scelgo gli impegni più importanti e rimando gli altri.  

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  (-21; determinazione: leggermente rinfrescata; umore: soleggiato; sorriso del giorno: lentezza!)

mercoledì 8 luglio 2015

Chez moi: insalata di zucchine

Caro Diario,
  fa caldo, molto caldo.
  E ho pochissima voglia di mettermi ai fornelli: solo all'idea sudo e mi sento venir meno.
  Allora cosa fo, da brava Alina furba? Cerco nel frigorifero gli ingredienti più freschi, li mischio tra loro e invento un nuovo piatto estivo della casa.
  Nessun brevetto, però: son sicura che chef sopraffini ci siano arrivati anni luce prima di me. Ehm.
  In ogni caso ti lascio la ricetta:

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  Mmm, bontà! Piace anche al marito, ciò significa che le rifaremo presto: io contenta.

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Prima (per il Dopo non c'è stato tempo!)

(-23; determinazione: accaldata; umore: appiccicoso; sorriso del giorno: insalata di zucchine!)

lunedì 6 luglio 2015

Nuvole

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Caro Diario,
  mi succede una cosa divertente.
  Spedisco a Monila una poesia, sicura di averla scritta ai tempi del liceo. Invece, controllo la data e scopro che risale solo a quindici anni fa. 
  Non ricordo nulla del momento e del perché l'ho scritta. So solo che a volte, davvero, avrei tanto desiderato la carezza di un gigante buono. 


  La natura - là, fuori dal mio animo - s'intreccia sempre con le parole più giuste - lì, dentro il mio animo. E la mano sapiente di Monila chiude il cerchio, dando un significato più ricco ai miei pensieri.

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  Vieni, andiamo insieme a scoprire com'è nata l'illustrazione di Monila!

(-26; determinazione: alta; umore: solare; sorriso del giorno: pittura & poesia!)

venerdì 3 luglio 2015

#31: esperimento delirante

Caro Diario,
  lascia stare.
  Lo sai che le ciambelle difficilmente mi riescono col buco. Ho sempre uno strano rapporto con gli esperimenti: di solito non mi vengono, ma non demordo. Mai.
  Arrivo subito al dunque e ti racconto il mio 
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  Lunedì mi sveglio tardi. 
  Martedì mi sveglio presto, ma devo prendere il treno. 
  Mercoledì ci provo ma la questione è spaventosa. 
  Giovedì non ce la posso fare. 
  Venerdì ce la devo fare.
  Questo è il resoconto del mio esperimento. Trascino per tutta la settimana (sabato e domenica esclusi) un unico IMPE-IMPE (impegno imperativo): pulire la cucina. Ci provo, mi accorgo che l'impresa è assurdamente esagerata, mi rendo conto che travalica ogni mia possibilità, desidero fortemente essere baciata dalla fortuna e avere chi può farlo al posto mio (purtroppo il marito sa di questo esperimento e non mi verrà in soccorso. Forse se piango birra. No, meglio vino rosso, che sembra sangue).
  È che questa settimana trabocca.

  Lunedì pranzo con un'amica di Milano. 
  Martedì ho un IMPE-IMPO (impegno importante) a Milano. 
  Mercoledì pranzo con un'amica di Roma. 
  Giovedì ho un IMPE (impengno e basta) a Borgomanero. 
  Venerdì fo merenda con un'amica a Verbania. 

  Come dire? Sono presa.
  Perciò puoi ben immaginare cosa mi ripropongo nel 
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  1. procedere e terminare l'esperimento
  2. lasciar perdere gli esperimenti (almeno per un mese)
  3. finire tutto ciò che ho iniziato
  Anche se non la vedo molto facile, nemmeno settimana prossima.

  Lunedì è libero - ma sarò stanca (inizia la settimana)
  Martedì è occupato
  Mercoledì è occupato
  Giovedì è occupato
  Venerdì è libero - ma sarò stanca (finisce la settimana)

  Ma io non demordo. Mai. Ehm.

(-28; determinazione: a spasso; umore: sereno; sorriso del giorno: sì, va be', prima o poi...)

mercoledì 1 luglio 2015

Chez moi: c'è un tacchino nei pomodori!

Caro Diario,
  coi pomodori c'ho preso gusto.
  Casomai anche tu fossi diventato un super fan dei pomodori, ti lascio la mia ricetta. È facile facile, nata a caso aprendo l'anta del frigorifero e facendo la conta di quel che c'è. Una ricetta facile - dicevo - inventata al momento, apprezzata anche dal marito (miracolo miracoloso) e da leccabaffi garantito.


  Piatto gustoso, profumato, saporito e lesto: a prova di inett-Alina. 
  Provare per credere.

(-30; determinazione: da scieff; umore: rubicondo; sorriso del giorno: c'è un tacchino nei pomodori!)
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